venerdì 26 agosto 2011

Bifo su Pasolini & Judith Butler per il Padiglione Norvegia

il Padiglione di Norvegia 
54^ Biennale d'arte di Venezia

prosegue il ciclo di conferenze 
"The state of things" 
7 e 8 settembre 2011





“Le politiche della strada e le nuove forme di alleanza” 
Judith Butler
Mercoledì 7 settembre, alle ore 18.00
Auditorium della Fondazione Querini Stampalia, Venezia


“Il movimento studentesco e Pier Paolo Pasolini: un malinteso”  
Franco Berardi "Bifo"
Giovedì 8 settembre, alle ore 18.00
Laboratorio Occupato Morion, Venezia 


Invece di seguire il modello tradizionale e realizzare un progetto espositivo, la Norvegia ha deciso di presentare all’interno de La Biennale di Venezia, un programma di conferenze che potesse riflettere sulla crescente frizione sociale e di intolleranza diffusa, concentratasi particolarmente in Occidente, in relazione alla diversità e alla complessità, sotto attacco da un’infiammatoria retorica politica. 

“The State of Things” ha inaugurato a giugno con le conferenze di Jacques Rancière, Leo Bersani, Vandana Shiva, Jan Egeland, Fawaz Gergez e Eyal Weizman e continua a settembre con Judith Butler e Franco Berardi.

Le conferenze sono ad ingresso libero e aperte al pubblico. Inoltre sarà possibile seguire ciascun incontro in live streaming e successivamente sul sito dell’OCA. A completare il programma sarà una pubblicazione nel gennaio del 2012 comprensiva dei testi delle conferenze.
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Conferenza n.7
Judith Butler “Le politiche della strada e le nuove forme di alleanza”

Benchè qualcuno abbia sostenuto che la politica della strada è stata rimpiazzata dalla politica dei nuovi media, sembra che la sfera pubblica all’interno della quale abita la politica sia ora definita da una specifica modalità dei corpi di interagire con i media. Hannah Arendt ha sostenuto che non potrebbe esserci alcun esercizio della libertà senza la creazione di uno «spazio di apparenza» o addirittura di «un
diritto ad apparire». Come potremmo interpretare queste nuove forme di insurrezione democratica che formano alleanze che non sono forme di coalizione? Chi, nelle strade, incarna quel «noi» e lo trasporta nei media, rendendolo quindi disponibile e mettendolo a rischio?
Judith Butler (1956, Cleveland, Ohio, USA. Vive e lavora a Berkley, California, USA) è Maxine Elliot Professor nei Dipartimenti di Retorica e di Letteratura Comparata e Co-Direttore del programma di Teoria Critica all’Università di Berkley, California.
Judith Butler è autrice, tra gli altri titoli, di Gender Trouble: Feminism and the Subversion of Identity (1990), Bodies That Matter: On the Discursive Limits of ‘Sex’ (1993), Excitable Speech (1997) e Is Critique Secular?: Blasphemy, Injury, and Free Speech (scritto insieme a Talal Asad, Saba Mahmood e Wendy Brown nel 2009).
Butler si occupa attivamente di politiche sessuali e di genere e di diritti umani nelle politiche contro la guerra e fa parte nell’organizzazione Jewish Voice for Peace. Butler ha di recente vinto l’Andrew Mellon Award per gli Importanti Risultati Accademici ottenuti nelle Discipline Umanistiche.
 
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Conferenza n.8
Franco Berardi, “Il movimento studentesco e Pier Paolo Pasolini: un malinteso”


Nel 1968 quella tra Pier Paolo Pasolini e Il Movimento Studentesco in Italia fu una relazione tormentata. Nel mezzo della controversia, Pasolini fu accusato dagli studenti di essere un rappresentante populista di una cultura retrograda, nostalgico di un tempo premoderno.
Questo intervento sosterrà la tesi che, da un punto di vista odierno, le cose siano andate diversamente, e che Pasolini non avesse guardato al passato quanto piuttosto ad un futuro lontano che è oggi il nostro presente: un’epoca caratterizzata da atteggiamenti barbari e da un’ignorante aggressività. Oggi, nell’epoca delle dittature televisive e finanziarie, leggere Pasolini è un modo per ritracciare la nascita del presente dell’Italia.

Franco Berardi
(1949, Bologna, Italia. Vive e lavora a Milano, Italia) è uno scrittore contemporaneo, teorico dei media e attivista. Ha fondato la rivista A/traverso (1975–81) e ha fatto parte dello staff di Radio Alice (1976–78). Dopo essere stato coinvolto nel movimento politico dell’Autonomia in Italia durante gli anni settanta, Berardi è fuggito a Parigi, dove ha lavorato con il filosofo e psicoanalista Félix Guattari nel campo della schizo-analisi negli anni ottanta.
Attualmente insegna Storia Sociale dei Media all’Accademia di Brera a Milano ed è autore del recente L’anima al lavoro: dall’alienazione all’autonomia (2009). È fondatore della Scuola Europea di Immaginazione Sociale (SCEPSI), inaugurata a San Marino nel maggio 2011.

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